da Vinci

Leonardo di Ser Piero da Vinci nacque nel 1452 a Vinci. Figlio illegittimo del venticinquenne notaio Ser Piero da Vinci, in età infantile ricevette un'educazione piuttosto discontinua ad opera del nonno e dello zio Paterno.
Il Padre avrebbe voluto per lui una carriera giuridica ma fu subito chiaro che il ragazzo era destinato a ben altro futuro.
Dopo una prima formazione artistica nella bottega dell'artista fiorentino Andrea Del Verrocchio, dove divenne un abile pittore, il suo interesse si estese a molti altri campi, nei quali ottenne parimenti brillanti risultati: botanica, zoologia, anatomia, geologia, musica, scultura, architettura ed ingegneria (in particolare idraulica).
Fu inoltre un rivoluzionario inventore, concependo idee quali: la moderna bicicletta, l'elicottero, una sorta di automobile spinta da un meccanismo a molla, un primo prototipo di telaio automatico,molte macchine da guerra, nonché numerose macchine volanti.
Egli rappresenta appieno lo spirito rinascimentale, soprattutto nel suo nuovo approccio alla conoscenza: non più accettazione acritica della cultura greca ma ricerca attiva della verità attraverso l'esperienza diretta.
Leonardo credeva infatti nella combinazione di teoria e pratica, reputandole strettamente indispensabili l'una all'altra.
Tuttavia egli non comprese mai completamente il vero metodo scientifico e fu sempre molto "amatoriale" nel suo essere scienziato a causa della sua mancanza di metodologia e di una filosofia di fondo.
Per quanto riguarda il suo rapporto con la matematica, ciò che è indubbio è che ne avesse un'altissima considerazione:

« Chi mette in dubbio la suprema certezza della matematica si nutre di confusione ….perché nessuna scienza umana può essere chiamata scienza se non persegue la sua meta mediante l'esposizione e la dimostrazione matematica»

Ciò ha portato molti a ritenere che Leonardo sia stato un brillante matematico, quando invece esaminando i suoi quaderni si scopre che egli non conosceva molta matematica e che il suo atteggiamento era empirico e intuitivo.
Ciò nonostante comprese da solo alcuni principi meccanici e le leggi di equilibrio della leva, inoltre enunciò molti principi della prospettiva matematica, poi raccolti nel "Trattato della pittura".
Quando morì, il 2 maggio del 1519 ad Amboise, se ne andò uno dei più grandi geni dell'umanità.

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