Maurolico

Francesco Maurolico nacque nel 1494 a Messina dove anche morì nel 1575. Nel 1550 divenne monaco benedettino presso il monastero di Santa Maria del Parto a Castelbuono e due anni dopo fu consacrato abate nella cattedrale di S. Nicolò di Messina.
Fu un famoso matematico, astronomo, architetto, storico e scienziato. Intuì e sviluppò il principio di induzione matematica, studiò metodi per la misurazione della Terra, fece osservazioni astronomiche (come quella della supernova apparsa nella costellazione di Cassiopea), fornì le carte geografiche alla flotta cristiana in partenza dal porto di Messina per la Battaglia di Lepanto, collaborò con lo scultore Giovanni Angelo Montorsoli nella realizzazione di due delle più belle fontane monumentali del Cinquecento (quella di Orione e quella del Nettuno), fornendo i distici latini incisi sulle fontane. Uno dei più antichi crateri degli altopiani meridionali della Luna, il cratere Maurolycus dal diametro di circa 114 km, è stato così denominato in suo onore dall'astronomo gesuita Giovan Battista Riccioli nel 1651.
A Messina sono stati nominati in suo onore il Liceo Ginnasio Statale F. Maurolico e la piazza Francesco Maurolico antistante al tribunale della città.
Gran parte dei suoi scritti andò dispersa. Delle opere a stampa hanno particolare importanza per la storia del pensiero scientifico le traduzioni dal greco dei Fenomeni di Euclide, delle Sferiche di Teodosio e di Menelao, del libro di Autolico sulla sfera mobile (Messina 1558), e la parafrasi delle ricerche di Archimede sui centri di gravità (Palermo 1685).

Ilaria Pantaloni

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