Platone

Platone (Atene 428 - 347 a.C).
All'età di vent'anni divenne allievo di Socrate. A differenza di quest'ultimo,di Platone ci rimangono tutte le opere scritte divisi in tre periodi.
Scritti giovanili: caratterizzati dall’insegnamento socratico. La filosofia vista come continua ed inesauribile ricerca.(Apologia di Socrate, Critone, Ione, Protagora, Carmide, Lachete, Liside, Eutifrone, i due Ippia ,il Gorgia, il Menone, l'Eutidemo, il Cratilo ).
Scritti della maturità: Platone va oltre l'arte della maieutica di Socrate con la teoria delle idee. (il Simposio, il Fedro, il Fedone, la Repubblica.)
L'idea viene definita un’entità autonoma, immutabile, e perfetta che si trova nell’iperuranio e è oggetto della scienza.
Scritti della vecchiaia:troviamo una nuova definizione dell’essere: non più come idea; ma possibilità di agire o di subire, di entrare in relazione (dialettica).
(il Teeteto, il Parmenide, il Sofista, il Politico, il Filebo, il Timeo, il Crizia, le Leggi)
Nel 388 a.C. Platone si reca a Siracusa per conoscere la filosofia pitagorica.
Tornato ad Atene nel 387 a.C.fonda una scuola,chiamata Accademia, nella quale insegna la dottrina platonica.
Platone attribuisce una grande importanza alla matematica nell'insegnamento e nello sviluppo del sapere. Gli oggetti matematici sono enti astratti, separati dagli oggetti del mondo fisico.
Gli scritti di Platone ci permettono di cogliere come la dimostrazione geometrica fosse considerata il modo sicuro per discorrere e ottenere delle verità.
I contributi dell'Accademia platonica alla matematica sono la curva di Ippia come quadratrice del cerchio; le sezioni coniche e i solidi platonici.
Per approfondimenti, si può consultare il primo volume del libro "Storia del pensiero matematico", di M.Kline.

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